2020, Confezioni Raffaella

Progetto: Confezioni Raffaella, Castelfranco Veneto (TV)

Cliente: privato

Anno: 2020

foto a colori di un ingresso azienda con piante e fiori

Il titolare dell’azienda ci ha dato appuntamento una sera per incontrarci in un bar anonimo della periferia di Castelfranco Veneto; avevamo appena terminato i lavori del suo nuovo appartamento in centro dove lui si era trasferito da poco con la moglie e pensavamo volesse vederci per darci qualche impressione in merito. E, invece, il motivo dell’incontro era tutt’altro: devo sistemare “el capanon”, quando partiamo? A seguito di quell’incontro, nel quale ci è stata esposta con chiarezza la riorganizzazione aziendale in atto, ci siamo lasciati con l’impegno da parte dello studio di mettere in ordine le diverse richieste, quasi tutte imperniate sul racconto dell’evoluzione dell’azienda nata nel 1984.

Il progetto, a nostro avviso, doveva fin da subito fare propri e tradurre tali caratteri identitari, emersi chiaramente durante la narrazione, integrandoli con scelte innovative in grado di accompagnare lo sviluppo aziendale nella nuova dimensione di laboratorio produttivo per capi di alta moda. Questa era la chiave dell’intervento: riportare l’identità produttiva in Italia. Ecco che un semplice “capanon”, anonimo come tanti in una zona industriale come tante, doveva diventare un luogo della produzione. Da identificarsi (all’esterno) e per identificarsi (all’interno): (Re)place Identity. Era il novembre 2019. A settembre 2020 l’intervento era concluso. Emergenza epidemica compresa e, soprattutto, senza mai fermare il ciclo produttivo aziendale in costante crescita, sviluppo e occupazione.

La riorganizzazione degli spazi

La riorganizzazione aziendale prevedeva, quale elemento fondante, la creazione di una nuova area produttiva nella quale produrre e confezionare i capi. Tale spazio è, quindi, stato ricavato dividendo simmetricamente l’edificio in due parti. L’area uffici, che prima della ristrutturazione caratterizzava solo una parte ridotta dell’edificio, è stata ampliata e completamente riorganizzata con la dismissione e conversione del vecchio ingresso al magazzino. A ridosso di questa è stata creata la nuova zona produttiva di confezionamento: un nuovo spazio del produrre, tra gli uffici e il magazzino, quest’ultimo contenuto ora solo nella metà posteriore dell’edificio.

Gli esterni Un tono di colore profondo come il verde scuro Deep Dephts, in contrasto con il nero Black Ink degli elementi freddi in ferro e acciaio, ha contribuito a definire fin da subito il carattere deciso dell’edificio. Il nuovo prospetto frontale, realizzato per un terzo con sole vetrate in corrispondenza dell’ampliamento, è stato valorizzato dall’estensione degli spazi verdi antistanti. Una scelta in controtendenza, dal momento che solitamente in questi luoghi si tende a sfruttare quanto più possibile la superficie esterna impermeabilizzandola, per valorizzare usi e funzioni propri della mobilità dei veicoli o di zone adeguate al carico e scarico delle merci. La scelta progettuale delle nuove aree verdi si caratterizza per il ribaltamento concettuale della selezione e piantumazione delle diverse essenze. In questo caso non è stata creata volutamente una siepe a contorno, solitamente posta lungo il perimetro, ma le specie arboree ed arbustive sono state arretrate per definire i percorsi distributivi interni e, soprattutto, meglio integrarsi in un rapporto visivo e prospettico con l’edificio. La riorganizzazione della distribuzione esterna e interna dei flussi, suddividendo gli accessi tra area direzionale e produttiva, è stata evidenziata con la creazione di alcune semplici divisioni con elementi in ferro che richiamano lo stile industriale degli anni ’70 e con il ridisegno complessivo della comunicazione visiva: una serie di elementi grafici volti a dare un’immagine coordinata dell’azienda e a rispondere in modo immediato e intuitivo ai diversi utilizzatori.

Gli interni

L’approccio progettuale ha considerato come prioritaria la ridistribuzione degli spazi interni, secondo la logica consequenziale propria del ciclo produttivo aziendale: progettazione, produzione, confezionamento, deposito e spedizione. Una profonda riorganizzazione dei flussi e delle diverse aree hanno contribuito alla nuova configurazione. Dall’accoglienza del cliente, dall’analisi e ricerca sul prodotto, dalla progettazione e produzione dello stesso, fino alla sua esposizione e confezionamento: gli spazi sono stati completamente ripensati e disegnati. Ogni funzione è stata pensata e progettata affinché questo percorso sia riconoscibile e funzionale. Grazie ad una scelta controllata dei toni di colore, al disegno dei complementi di arredo e all’utilizzo dei materiali, il progetto ha cercato di caratterizzare i diversi ambienti.

Una palette cromatica ben definita, con colori caldi e pastello, identifica i diversi spazi del lavoro. La progettazione di una linea di complementi dedicata, per gli uffici e le aree espositive, per i bagni e gli spazi multifunzionali quali la mensa aziendale e il nuovo showroom. Quest’ultimo è stato pensato non solo come spazio espositivo, ma anche e soprattutto come ambiente di lavoro e progettazione dei capi: un vero e proprio workspace che permette di dare una identità visiva riconoscibile. La scelta di materiali naturali, quali il legno e il marmo, contrasta gli elementi espositivi e decorativi in ferro. L’illuminazione artificiale è stata studiata e calibrata per ogni singola diversa esigenza: per le postazioni di lavoro, per la ricerca e valorizzazione dei tessuti o come semplice elemento di design a valorizzare gli spazi e i complementi di arredo. Inoltre, tutto l’ambiente è stato adeguatamente attrezzato con un sistema innovativo di trattamento dell’aria, con l’inserimento di una tecnologia al plasma freddo fornita da Jonix che garantisce la sanitizzazione completa di aria e superfici.

Un approccio differente

Il termine delocalizzazione è un concetto che per decenni ha caratterizzato non solo il nostro territorio, ma l’intero processo produttivo; la prospettiva di una drastica riduzione del carico fiscale e una notevole diminuzione del costo di manodopera hanno spinto molte aziende a dislocare la produzione; così, dapprima i paesi dell’Est Europa, seguiti, poi, da quelli asiatici sono diventati luoghi di atterraggio dell’industria italiana. Negli ultimi anni, quasi ovunque nel territorio nazionale, si riscontra la voglia e la necessità di un “ritorno a casa” della propria produzione. Ma da cosa deriva questa inversione di tendenza? La spinta decisiva la si può meglio identificare se si guarda il cambio di paradigma nel pensiero industriale: la (ri)valutazione del Made in Italy. L’artigianato, il “Know How” e l’alta specializzazione, unitamente al gusto per “il bello” che da secoli ci contraddistingue, sono i motivi che spingono le aziende a significativi investimenti, anche di carattere innovativo, a livello locale. Soprattutto nel settore tessile e della moda, questo approccio virtuoso sta diventando necessario. Confezioni Raffaella si inserisce perfettamente all’interno di questo processo; ecco che, come anticipato nelle premesse, il progetto di riorganizzazione, riqualificazione e ristrutturazione per l’azienda realizzato da amarantostudio ha considerato fin da subito prioritario. La scelta adottata, quindi, è stata quella di valorizzare le eccellenze che il territorio propone, privilegiando materiali, manodopera e creatività locali. L’intero progetto ha visto la collaborazione sinergica di progettisti, competenze, prodotti e maestranze che considerassero la vicinanza geografica quale prerogativa effettiva per la realizzazione dell’intervento. Una impronta forte quella che amarantostudio ha voluto dare, in sinergia con la committenza, come responsabile del progetto: creare una rete locale in grado di rendere più efficiente, cooperativo e dinamico il processo progettuale, secondo una logica di responsabilità sociale e sostenibilità ambientale.

Visualizza il paper correlato
Progetti correlati
amarantostudio

Via Callalta, 24 - 31037 Loria (TV) - IT info@amarantostudio.com +39 392 2973307

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere aggiornamenti.

© 2024 MRNT SRL società unipersonale - P.IVA 05492210264 - Capitale Sociale 10.000 IV
Whatsapp icon